La falesia di Frascineto-Eianina con recentissima parete attrezzata per
l'arrampicata sportiva si trova nel Parco
Nazionale del Pollino.
La falesia è esposta a sud anche se i settori variano la loro esposizione da est ad ovest. La roccia si presenta
come un calcare frastagliato alternando la sua struttura con placche appoggiate, strapiombi a tacche, maniglioni
ben visibili e canne.
I diversi settori presentano difficoltà che vanno da medio bassa ad alta, accessibile anche agli arrampicatori
meno esperti, costituendo per questo, un'ottima palestra per il primo approccio all’arrampicata sportiva.
Oltre alle vie già attrezzate la falesia di Frascineto-Eianina presenta, per la sua vastità, diverse vie
alpinistiche e offre la possibilità di poter attrezzare tantissimi altri settori.
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La Calabria è una regione ricca di grotte naturali, maggiormente
concentrate a Nord dove esistono estesi affioramenti di rocce carsificabili e dove, peraltro, sono sempre state
indirizzate le maggiori ricerche ed esplorazioni speleologiche.
Le aree carsiche più importanti sono di natura calcarea e calcareo-dolomitica, estese, a mo’ di semicerchio,
dal confine con la Basilicata (Massiccio del Pollino) al litorale tirrenico (Monti di Orsomarso e Catena Costiera).
Tali aree ricadono tutte in provincia di Cosenza, che si evidenzia come il comprensorio territoriale di gran
lunga più ricco di fenomeni carsici rispetto al resto della regione. Le maggiori cavità in termini di profondità
e sviluppo sono ubicate nei comuni di Cerchiara di Calabria (Abisso del Bifurto,
Grotta di Serra del Gufo, Voragine delle Balze di Cristo), di Cassano allo Ionio
(Complesso delle Grotte di Sant’Angelo, Grotta dello Scoglio), di Morano
Calabro (Complesso Grotta di San Paolo-Ramo del Fiume) e di Orsomarso
(Grotta del Frassaneto e Risorgenza in Località Palazzo).
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Le vie ferrate rappresentano il passo che dall’escursionismo
porta all’alpinismo e all’arrampicata. Grazie a sistemi di assicurazioni artificiali come funi d’acciaio e scale
in ferro è possibile attraversare in tutta sicurezza pareti rocciose di ogni difficoltà.
Casco, imbraco e longe da ferrata obbligatori, forniti dagli organizzatori.
Altrimenti nota come Ferrata della Gravina, è costituita da due tratti attrezzati sugli opposti costoni di roccia che sovrastano il torrente Caladanello. Il tratto sottostante i ruderi dell’antico castello di Cerchiara, tecnicamente più facile, ha una durata di circa 1 ora e mezzo.
Questo sentiero, conosciuto anche con il nome Ferrata del Raganello,
attraversa la spettacolare parete nord sovrastante le gole create dall’omonimo torrente. Il percorso, della
lunghezza complessiva di circa 3 km, offre scenari straordinari e sensazioni emozionanti, soprattutto nei
passaggi verticali più esposti, dove si resta sospesi nel vuoto a 400 metri di altezza dal canyon sottostante.
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